I 10 pericolosi
miti alimentari da sfatare
miti alimentari da sfatare
Facciamo chiarezza sulle leggende
metropolitane con l'esperto in nutrizione
Spesso i nostri comportamenti alimentari sono dettati più da delle convinzioni acquisite che non dalla logica o da evidenze scientifiche. Ci ritroviamo così a seguire diete alimentari o metodi per mantenersi in forma privi di fondamento e, in molti casi, pericolosi per la salute.
Che fare? Iniziare con il chiarirsi le idee e poi, magari, discuterne con il proprio medico. L'importante, come sempre, è evitare il fai da te o dar retta all'improvvisato esperto di turno o al "sentito dire".
Poiché anche noi avevamo dei dubbi al riguardo di certe voci circolanti in materia di alimenti e diete, ci siamo rivolti all'esperto in nutrizione, il prof. Fabio Galvano, Nutrizionista e Docente di Scienze Dietetiche Applicate presso l'Università di Catania.
Prof. Galvano, ci sono molti miti e leggende su alimenti e diete. Potrebbe illustrarcene alcuni in modo da fare un po' di chiarezza?
«Sì, potremmo riassumerne 10, che sono anche i più comuni e diffusi».
1. LO ZUCCHERO DI CANNA È PIU’ DIETETICO DELLO ZUCCHERO BIANCO
«Da un punto di vista chimico e nutrizionale sono esattamente la stessa cosa: saccarosio. Quindi apportano le stesse calorie: 4 kcal/g. L’unica differenza è che il primo è ottenuto dalla canna da zucchero, il secondo dalla barbabietola ed essendo più raffinato assume il colore bianco brillante».
2. LE MACCHIE BIANCHE SULLE UNGHIE INDICANO UNA CARENZA DI CALCIO
«Le unghie non sono fatte di calcio ma di cheratina. Le macchie bianche sono dovute a difetti di fusione tra gli strati di cheratina».
3. L’ANANAS BRUCIA I GRASSI COPRPOREI
«E’ una leggenda metropolitana che probabilmente nasce dal fatto che l’ananas contiene la bromelina, una molecola che possiede una blanda azione antiedematosa. Peraltro la bromelina non è presente nel frutto ma nel gambo della pianta…».
4. SAUNA E MASSAGGI AIUTANO A DIMAGRIRE
«Entrambi i trattamenti rimuovono soltanto liquidi che vengono rapidamente ripristinati. Quindi fanno perdere, temporaneamente, peso ma non fanno dimagrire, in quanto dimagrire vuol dire eliminare grasso corporeo».
5. LA FRUTTA DEVE ESSERE ASSUNTA LONTANO DAI PASTI PERCHÉ FERMENTA NELLO STOMACO
«Innanzitutto nello stomaco non avvengono fermentazioni, possono semmai avvenire nell’intestino. La frutta, almeno 2-3 porzioni al giorno, può essere assunta sia alla fine del pasto, quando esplica al meglio le sue funzioni, sia tra i pasti principali come spuntino spezza fame. Se alla fine del pasto causa sensazione di pesantezza probabilmente è perché il pasto è stato troppo abbondante e non abbiamo lasciato spazio per la frutta.
6. MEGLIO MANGIARE GRISSINI O CRACKERS AL POSTO DEL PANE
«Grissini (431 kcal/100g) e cracker (428 kcal/100g) sono, a parità di peso, più calorici del pane (275 kcal/100g), in quanto contengono grassi aggiunti e una minore quantità di acqua. Quindi se proprio vogliamo sostituirli al pane ne dobbiamo mangiare meno».
7. LE INTOLLERANZE ALIMENTARI FANNO INGRASSARE
«Non vi è nessuna relazione tra intolleranze alimentari e sovrappeso. Le intolleranze alimentari clinicamente testabili sono poche, tra queste ricordiamo l’intolleranza a lattosio, fruttosio, glutine (celiachia)e fave (favismo). Tuttavia molti soggetti in sovrappeso vengono indotti da professionisti, farmacie e laboratori di analisi a sottoporsi ad uno dei tanti, costosi e clinicamente non validati, test di intolleranza alimentare, alcuni dei quali ricordano pratiche magiche e stregonerie. Nella stragrande maggioranza dei casi viene riportata una intolleranza a cereali, lieviti e latticini. Eliminando pane, pasta, dolci e formaggi il soggetto incauto ovviamente dimagrisce, ma solo perché riduce drasticamente le calorie ingerite e non certo per aver eliminato le presunte cause dell’intolleranza».
8. LE ACQUE RICCHE DI CALCIO CAUSANO I CALCOLI RENALI
«Piuttosto il calcio può prevenire i calcoli formati da ossalato di calcio, giacché legandosi all’acido ossalico nell’intestino ne previene l’assorbimento. Infatti, se gli ossalati di calcio si formano nell’intestino non è un problema, lo diventa semmai quando si formano nel rene. In caso di predisposizione individuale è invece corretto:
a) limitare alimenti ricchi di ossalati quali spinaci, biete e frutta secca;
b) evitare integrazioni non controllate di vitamina C;
c) bere anche fino a 3 litri al giorno di acqua».
9. LA VITAMINA C CURA IL RAFFREDDORE
«Non vi è nessuna evidenza scientifica che la vitamina C possa prevenire o curare il raffreddore».
10. BERE BIRRA FA AUMENTARE LA MONTATA LATTEA
«Falso e pericoloso: l’alcol passa nel latte e viene assunto dal neonato».
(Luigi Mondo & Stefania Del Principe con la collaborazione del prof. Fabio Galvano)
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Conosci la personalita' di
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per capire la sua
SENSUALITA'
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