martedì 15 dicembre 2015

GLI ANTIDOLORIFICI



Il dolore acuto o cronico affligge decine di milioni di persone. Esistono dolori che durano soltanto giorni, come quelli causati da traumi, postumi di operazioni, malattie che si riacutizzano. Ma il dolore che più spaventa è quello cronico, che dura mesi o anni. È la sorte di chi soffre di cefalee o nevralgie persistenti, nevrite, dolore lombare. I farmaci antidolorifici aiutano a non soffrire. Se assunti correttamente, anche la morfina e i suoi derivati possono contribuire a migliorare la qualità della vita senza alterare lo stato di coscienza. Infatti, sono antidolorifici raccomandati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Stanno poi diffondendosi sempre più negli ospedali i centri di terapia del dolore in cui si cerca di alleviare le sofferenze dei pazienti.

Se il dolore è lieve si può assumere un analgesico comune. È importante assumere l'antidolorifico prima che il dolore aumenti o diventi insopportabile.

I farmaci antidolorifici sono necessari per trattare molti dolori somatici acuti e cronici, per esempio il mal di testa, i dolori reumatici, il mal di schiena, i dolori mestruali. Per trattare questi dolori possono quindi essere utilizzati: paracetamolo, antinfiammatori, oppioidi e adiuvanti. Il paracetamolo e gli antinfiammatori sono utilizzati nei dolori acuti o cronici di lieve o moderata intensità. Possono essere assunti anche senza prescrizione medica. Quando invece il dolore è intenso vengono utilizzati, sempre sotto controllo medico, gli oppioidi, ovvero la morfina e tutti i derivati dell'oppio.

Gli antidolorifici più utilizzati sono:
-il paracetamolo, efficace contro dolori, sia acuti che cronici, di intensità lieve-moderata. È utile in caso di febbre, mal di testa e altri dolori comuni. Inoltre può essere assunto per lunghi periodi per controllare il dolore associato all'artrite e altre sindromi dolorose croniche. Il meccanismo alla base dei suoi effetti analgesici e antipiretici non è stato ancora del tutto chiarito, ma si pensa che ad entrare in gioco ci sia l'inibizione degli enzimi cicloossigenasi, che attiva vie che portano alla riduzione del dolore. Il paracetamolo non sembra invece in grado di ridurre l'infiammazione.
- gli antinfiammatori, efficaci contro dolori, sia acuti che cronici, di intensità lieve-moderata. Comunemente noti come Fans (farmaci antinfiammatori non steroidei), sono utili in caso di febbre e di gonfiori (come quelli associati all'artrite). Includono l'acido acetilsalicilico, l'ibuprofene, il naprossene, il celecoxib, l'etoricoxib, la nimesulide e diversi altri principi attivi. La caratteristica che li accomuna è la capacità di inibire uno o più passaggi del metabolismo dell'acido arachidonico, molecola da cui derivano le prostaglandine, importanti mediatori dell'infiammazione coinvolti anche nel controllo della temperatura corporea. Il loro funzionamento si basa proprio sulla riduzione della sintesi di queste molecole.
- gli analgesici oppioidi (detti anche narcotici), utili in caso di dolore di intensità da grave a moderata che non può essere alleviato con altri antidolorifici. Appartengono a questa classe di farmaci la morfina, il metadone e la codeina, tutte molecole che agiscono legandosi a recettori presenti nel cervello e bloccando così la sensazione di dolore.
Alla famiglia degli antidolorifici appartiene poi anche la flupiritina, una molecola dall'azione analgesica centrale che però non rientra della classe degli oppioidi.
Altri farmaci vengono utilizzati per potenziare l'azione degli antidolorifici o per controllare i loro effetti collaterali. Può quindi succedere che per contrastare il dolore vengano prescritti anche:
- ansiolitici
- anticonvulsivanti, utili nel trattamento del dolore neuropatico
- antidepressivi, ad esempio l'amitriptilina, che a basse dosi può prevenire alcuni tipi di cefalea
- antiepilettici
- antinausea
- cortisonici
- tranquillanti
Infine, anche la cannabis, con il suo principio attivo THC (delta-9-tetraidrocannabinolo), viene utilizzata per il trattamento del dolore. Il suo impiego è però limitato a casi particolari (ad esempio a malattie gravi come la sclerosi multipla e la sclerosi laterale amiotrofica).



A bassi dosaggi paracetamolo e Fans possono essere assunti senza prescrizione medica. Dosi più e elevate possono invece essere prescritte solo da un medico, così come l'uso degli oppioidi. In ogni caso è sempre bene consultare un medico prima di assumere un antidolorifico, la cui assunzione non è esente da effetti collaterali nemmeno a basse dosi.
Le forme farmaceutiche di paracetamolo e Fans disponibili in commercio sono molte. Ne esistono in polvere per preparare sospensioni ad uso orale, granulati da sciogliere direttamente sotto alla lingua, gocce, fiale, compresse, spray, collutori e anche supposte. Gli oppiodi possono invece essere assunti per via orale, rettale, intramuscolare, endovenosa, sottocutanea, spinale o transdermica.

Anche quando vengono assunti per controllare un banale mal di testa gli antidolorifici dovrebbero essere utilizzati con parsimonia, pena effetti avversi indesiderati fra cui è inclusa anche la cronicizzazione del dolore.
Gli effetti collaterali del paracetamolo sono rari. L'assunzione di dosi eccessive e il consumo contemporaneo di alcolici possono però danneggiare il fegato.
I Fans possono invece irritare lo stomaco, arrivando nei casi più gravi a scatenare emorragie gastriche o danni renali. La loro assunzione può inoltre peggiorare i problemi di pressione alta e interferire con i farmaci antipertensivi.
Gli oppioidi possono invece scatenare nausea, vomito, stitichezza e sonnolenza. Inoltre l'assunzione di narcotici è associata al rischio di sviluppare una dipendenza e non dovrebbe essere continuata per più di 3-4 mesi.
Infine, in alcune persone la flupirtina può causare vertigini, stanchezza, nausea, stipsi, diarrea, aumento delle transaminasi epatiche, reazioni cutanee, aumento della sudorazione e disturbi della vista.
Per questo è importante:
- non superare le dosi indicate dal medico o riportate nel foglietto illustrativo
- chiedere al medico se l'antidolorifico che si intende assumere può interferire con altri medicinali già assunti quotidianamente
- non assumere contemporaneamente più antidolorifici diversi.
Inoltre:
- il paracetamolo non deve essere assunto in caso di gravi disturbi renali o epatici e se si consumano più di 3 alcolici al giorno
- i Fans non devono essere assunti in caso di allergia all'aspirina, emorragie gastrointestinali, ulcera peptica, disturbi renali o epatici, malattie cardiache, assunzione di anticoagulanti, disturbi della coagulazione e se si consumano più di 3 alcolici al giorno
- i bambini e gli adolescenti che potrebbero avere l'influenza o la varicella non devono assumere aspirina a causa del rischio di sindrome di Reye.

Negli Stati Uniti l'FDA sta mettendo in guardia la popolazione dai rischi associati all'assunzione di farmaci antinfiammatori e antidolorifici. Alcuni di questi farmaci potrebbero provocare effetti collaterali anche gravi seppur assunti nelle dosi raccomandate.

La preoccupazione riguarda soprattutto quei farmaci antidolorifici e antinfiammatori che possono essere acquistati da chiunque senza ricetta medica. Secondo l'FDA i farmaci antinfiammatori FANS possono aumentare la probabilità di un attacco di cuore o di un ictus e anche causare la morte.

Questi gravi effetti collaterali possono verificarsi già nelle prime settimane di trattamento e il rischio può aumentare con un proseguimento dell'assunzione di tali farmaci. L'FDA sa bene che questi farmaci da banco sono spesso utilizzati per ottenere un sollievo temporaneo da dolori o stati febbrili ma anche per trattare condizioni più complicate, come l'artrite.

Molte persone sono abituate ad assumere questi farmaci anche ogni giorno per trattare i propri problemi di salute e non sono abbastanza coscienti dei relativi effetti collaterali. Ora l'FDA ha dichiarato che esiste il rischio di andare incontro ad un infarto o a un ictus già nelle prime settimane di assunzione di questi medicinali.

Il riferimento all'aumento del rischio di infarto come effetto collaterale riguarda in particolare l'utilizzo di farmaci FANS, cioè di antinfiammatori non steroidei. Già da anni l'FDA aveva messo in guardia la popolazione dai rischi di infarto e ictus legati a questi medicinali, ma ora la soglia di pericolo viene innalzata.

Per giungere a questa raccomandazione l'FDA ha analizzato numerosi studi in proposito. Il rischio di infarto e di ictus in base a questi studi aumenta dal 10% al 50% a seconda dei medicinali assunti e delle loro quantità. L'avvertenza coinvolge soprattutto i farmaci a base di ibuprofene e naproxene.

I farmaci FANS vengono spesso prescritti per il trattamento di disturbi come artrite, artrite reumatoide, gotta ed altre condizioni reumatologiche, ma anche in caso di dolori più comuni come mal di testa, mal di denti, dolori muscolari, crampi mestruali e tendiniti. L'FDA aveva già aggiornato le confezioni di questi medicinali nel 2005 per mettere in guardia da un maggior rischio di ictus e di infarto ed ora le raccomandazioni negli Usa diventeranno ancora più severe.

Per quanto riguarda l'Europa, l'Agenzia Europea del Farmaco di recente ha provveduto a modificare il bugiardino dell'ibuprofene per avvertire i pazienti dei rischi ed effetti collaterali per l'apparato cardiocircolatorio.

Gli antidolorifici prescritti sono potenti farmaci che interferiscono con la trasmissione di segnali al sistema nervoso, che percepiamo sotto forma di dolore. La maggior parte di essi stimola anche alcune parti del cervello associate al piacere. In tal modo, oltre a fermare il dolore, producono uno stato di esaltazione.

Gli antidolorifici prescritti più potenti sono denominati oppioidi, composti simili all’oppio. Sono prodotti al fine di reagire sul sistema nervoso allo stesso modo delle droghe derivate dal papavero da oppio, come l’eroina. Gli antidolorifici oppioidi più comunemente abusati comprendono ossicodone, hydrocodone, meperidine, hydromorphone e propoxyphene.

L’ossicodone presenta il maggior potenziale di abuso ed i maggiori pericoli. È tanto potente quanto l’eroina e colpisce il sistema nervoso nello stesso modo. L’ossicodone viene venduto sotto diverse marche commerciali come Percodan, Endodan, Roxiprin, Percocet, Endocet, Roxicet e OxyContin. Viene fornito sotto forma di pastiglie.

L’hydrocodone è utilizzato in abbinamento ad altre sostanze chimiche ed è disponibile come antidolorifico prescritto venduto in forma di pastiglie, capsule e sciroppo. Alcune marche sono Anexsia, Dicodid, Hycodan, Hycomine, Lorcet, Lortab, Norco, Tussionex e Vicodin. La vendita e la produzione di questo farmaco è aumentata notevolmente negli ultimi anni, così come il suo uso illecito.

La Meperidina (nome commerciale: Demerol) e l’hydromorphone (Dilaudid) vengono venduti sotto forma di pastiglie ed il propoxyphene (Darvon) in capsule, ma tutti e tre sono noti per venire sbriciolati ed iniettati, sniffati o fumati. Il Darvon, bandito nel Regno Unito dal 2005, è tra le prime dieci droghe ritenute causa di morte negli Stati Uniti. Il Dilaudid, considerato otto volte più potente della morfina, viene spesso chiamato nelle strade “eroina da supermercato”.


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